Nell’ambito del progetto sarà posta una particolare attenzione per limitare quanto più possibile le emissioni di CO2 (CFP)derivanti dalle attività previste limitando gli spostamenti e l'uso dell’energia e di carta, il tutto nell’ottica di rendere minimo il “carbon footprint” di realizzazione del progetto. Ad esempio:
La realizzazione di vivai temporanei in-situ (vivai volanti) è una pratica innovativa che si propone di garantire maggiori percentuali di attecchimento delle specie forestali negli interventi di rinaturazione, grazie a più facili adattamenti ed acclimatazioni degli esemlari prodotti alle caratteristiche del sito di impianto definitivo.
Nell’ambito del progetto è prevista la realizzazione di due vivai di acclimatazione temporanei, rispettivamente in ambiti di bioclima termo-mediterraneo per le azioni C.4, C.5 e sopra-mediterraneo/montano per l’azione C.6.
Il primo sarà realizzato nel Bosco Pisano, in prossimità dell’area di intervento, dove sono già disponibili un invaso d’acqua e un piccolo fabbricato destinabile a magazzino, ricovero attrezzi, etc., entrambi gestiti dal DRAFD. Saranno allestiti dei tunnel ombreggianti e impianto di irrigazione. Il secondo, di dimensioni e struttura più modeste, sarà realizzato in località idonea, dopo l’individuazione definitiva dei siti-pilota di reintroduzione (vedi azione A.3).
Negli ombrai verranno acclimatate le piantine di Z. sicula e delle essenze forestali autoctone, irrigate con impianto servito da pompe alimentate da pannelli fotovoltaici; questi forniranno anche l’energia necessaria al’impianto di irrigazione previsto nell’azione C.4
L’azione, condotta dal DRAFD, vedrà la realizzazione del primo vivaio entro i primi sei mesi dall’inizio del progetto, mentre il secondo a partire dal secondo anno.
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